first-kiss-estranhos-se-beijandovideo-wren-

Bem guardada

 

Ao chegarem na esquina do colégio, trocaram um beijo, há muito desejado.

Com sorriso, com possibilidade de acontecer outras vezes, porque o amor estava na esfera da vida deles. A adolescência trazia o frescor das descobertas que vinham aos jorros, entre a geografia e a tabela periódica.
A sensação dos lábios dele permaneceu com ela, apesar da fala dos professores, do burburinho do intervalo e daquele resto de dia; a sensação dos lábios dela permaneceu com ele, apesar do papo dos colegas e da aula de gramática.
O som da voz dele fazia borboletas roçarem asas dentro do peito dela, o coração aos pulos; a visão das mãos dela, abraçando os livros, causava na barriga dele uma espécie de arrepio elétrico.
Como não se viam nos finais de semana, a espera do reencontro amontoava a saudade e o desejo.
Aquele beijo marcou a trajetória amorosa dos jovens, que a vida separou naquele ano.
Somente muito mais tarde se falaram, tomados por surpresa quase paralisante. Haviam constituído família e uma vida repleta de êxitos e muitos projetos.
O olhar terno encontrou comunicação direta com seus corações, enquanto as palavras saíram da boca, com efeito social, apenas. Até porque supermercado não é o melhor lugar para falar de tantas etapas de vida.
Com horários cronometrados, despediram-se. Ainda assim, foi um bom reencontro.

Como seria se eu tivesse me casado com ela?
Como seria se eu tivesse me casado com ele?
O primeiro amor era uma das melhores recordações daquela época doce de suas vidas. E permanecia límpida!

 

imagem: http://ffw.com.br/noticias/moda/first-kiss-primeiro-beijo-fashion-film-wren/

portrait-old-lady-wrinkles-kolkata-west-bengal-india

A velha senhora…

A velha senhora sentada naquela varanda contemplava o passado, que estampado estava quadro a quadro na sua memória.

Expressava no rosto marcado pelo caminhar ininterrupto dos dias, o orgulho inato daquele que venceu batalhas amargas e que fora capaz de construir fortalezas feitas de esperança, bravura e dignidade.

Suas estórias eram feitas de cores, sabores, texturas, aromas, movimentos, sabedoria, criatividade e atitudes cheias de desprendimento.

Conhecera muita gente ao longo do caminho. Deixara uma semente da própria essência em cada uma delas.

Olhava para o horizonte com a certeza de que tudo fez para aprender e ensinar, amar e realizar, unir e nunca subtrair.

Celebrava a autenticidade das crianças, a impetuosidade dos jovens,  as respostas precisas dos crescidos, os legados dos falecidos.

A velha senhora, sentada naquela varanda ainda planejava a si sonhos audaciosos.  Por fora, quando se olhava no espelho, se via como uma folha seca. Mas por dentro, se sentia como as raízes de uma árvore que estão sempre em compasso de nutrir e diante de qualquer que seja a tempestade e ventania, jamais suas forças deixam abalar ou sucumbir.

DSC03578

La sensazione di trovare l’anima di una città come Roma

 

La prima volta che ho camminato sulle strade di Roma dopo mezzanotte ho vissuto la sensazione di vivere in due dimensioni del tempo, passato e presente. Questo mi ha impressionato profondamente. La città ha una magia nel silenzio della notte, con i suoi monumenti illuminati, a volte con la luce tremolante dall’ombra dei secolari cipressi, fontane che sgorgano l’acqua al cielo formando silhouette che si sbriciolano nell’aria in un frammento di secondo, come un gioco o una danza al nostro sguardo.

DSC03579

In questo scenario fantasmagorico sembra che il passato si sveglia durante la notte mentre la vita moderna dorme nella città. Quando ho visto Roma di questa forma poetica mi sono reso conto che già era parte della Città Eterna, che racconta storia in ogni luogo che si visita, a ogni opera d’arte esposte nei musei o nelle chiese, soprattutto a ogni angolo che mostra l’immagine della madonna nel muro delle case per fornire protezione ai passanti.

Questa storia d’amore tra me e Roma iniziò quasi un decennio fa, quando l’ho incontrata nel 2007 per imparare italiano in una scuola per stranieri, per un mese. È stato amore a prima vista. Mi ha fatto cercare nuove alternative per tornare nella Città Eterna. E sono tornata. Tra 2009/2010 mi sono iscritta nell’Università La Sapienza di Roma, nelle lezioni di critici d’arte. Un tempo di studio buono con una magnifica esperienza culturale e intellettuale.

E la cosa interessante, a mio avviso, è stato sentire l’evoluzione delle sensazioni, come una straniera. Questa ricetta è per tutte le città che visito, anche senza sapere nulla della lingua locale. Per questo mai viaggiavo sola, soprattutto a luoghi lontani, molti diversi, aveva paura di tutto. Un grande errore.

IMG_3982

La città è come un essere umano. Ha l’anima, il cuore e lo stile. È necessario rendersi conto delle sue caratteristiche più semplici, quello che è nascosto nei suoi angoli e le strade. Osserva tutti questi dettagli per sentirsi parte e a dopo di questo, forse, può darsi l’incontro con l’anima della città.

Se abbiamo bisogno rimanere molto tempo nel luogo per sentire questo?

Non!

DSC03546

Questo incontro si svolge al momento non si sente più la paura dell’ignoto o insicurezza all’interno di una comunità. E un dettaglio: l’incontro con l’anima della città avviene solo quando non siamo nati in posizione. I Romani, per esempio, costituiscono l’anima di Roma e non si rendono conto delle sottigliezze della personalità della città. Sono loro che l’hanno costruito e l’hanno impresso cultura e stile.

Così, vengo sempre a Roma, sempre che posso, vengo alla città che mi ha rubato il cuore. Dopo aver trascorso la fase di ammirazione anche ho visto i suoi difetti più oscuri – il temperamento nervoso del romano – mi accorgo che Roma è “nel palmo della mia mano.”
Io sono pretenziosa, sì!

Incontro con l’anima della città eterna è privilegio di pochi, lo so, non ridono e non mi invidiano, ma può diventare di molti, se abbiamo il coraggio e lo scopo di promuovere questo incontro. Per coloro che ancora non possono venire all’incontro con questa affascinante città così lontano dal nostro Brasile, voglio condividere con voi la mia esperienza a parlare delle cose che vedo, naturalmente, sempre con lo sguardo della poesia e dell’arte.

Piano, piano (piano, piano), come dicono gli italiani, si può sentire parte!

 

DSC03578

The sensation of finding the soul of a city like Rome

In this ghostly scenario it seems the past takes account the city overnight, lives its routine, while the modern world sleeps. In this poetic form I realized that it was part of the eternal city, which tells a story each block you walk, every work of art displayed in museums and churches, in every corner where is found the image of a “madonna” embedded in the wall, the barrier, to provide protection to passers-by.

IMG_3982

This love affair between me and Rome began nearly a decade ago when I met her in 2007, when I went there to learn Italian in a school for foreigners, for a month. It was love at first sight. It made me seek new alternatives to return to the Eternal City. And I came back. Between 2009/2010 I enrolled at La Sapienza Univesità di Roma as a listener student, in the lessons of critical of art. It was a magnificent cultural and intellectual experience.

And the interesting, in my view, was feeling the evolution of sensations as outsider. This recipe serves to all the cities I visit, even saying nothing of the local language. Before I did not travel to very different places alone, I was afraid of everything, and thought I would get lost at the first corner when facing a walking tour. Naive mistake.

The city is like a human being. It has soul, heart and style. You need to realize its simplest characteristics, its corners and hidden streets, watch its details to get feel of it. Then the encounter with the soul of the city happens. Do you need a long time for this?

No!

This meeting happens at the time you do not feel more fear of the unknown or insecurity in a community. And one detail: the encounter with the soul of the city only happens when we are not born in that place. The Romans, for example, make up the soul of Rome and do not realize the subtleties that they feature as a city. It were they who built it in the culture and in its style.

DSC03546

So, in all these years, if I can I always come “kill the miss” of the city that stole my heart. After having spent the wonder phase, have also known their darkest defects – the Roman stress, although it made wonderful friends – I euphorically realize I have  Rome “in the palm of my hand.” Pretentious!

Meet with the soul of the Eternal City is a privilege for a few, I know, do not laugh and do not envy me, but that can become of many, if we have the courage and the purpose of promoting this meeting. For those who still can not promote a meeting with this charming city so far from our Brazil, I will share with you my experience talking about the things I see in it, of course, always with the look of poetry and art.

Piano, piano (slowly, slowly), as the Italians say, you can feel yourself part of it!