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Yayoi Kusama attira più pubblico, ma gallerie e musei continuano a preferire gli uomini

 Un fatto è la fama dell’artista misurata per il numero che di pubblico lei  attrae, l’altro è la questione di preferenza delle gallerie e i musei. Uno studio rivela che in sei anni negli Stati Uniti, circa di 73 per cento di musei e gallerie hanno preferito gli artisti uomini. Al invece, una donna, Yayoi Kusama,artista giapponese è la favorita del pubblico.
Gli artisti maschi delle istituzioni artistiche.

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Legga l’articolo originale:
 Sondaggio
“Secondo un sondaggio effettuato sul numero di visitatori nei musei nel 2014, l’artista più popolare del mondo è l’ottantaseienne giapponese Yayoi Kusama. Kusama, che dal 1977 vive per sua scelta in un istituto di salute mentale a Tokyo, ha attirato con la sua arte circa 2 milioni di persone tra sud e centro America, tutte giunte per ammirare una retrospettiva che includeva la sua famosa polka-dot e la suggestiva installazione Infinity Mirror Room (foto sopra).
Un’altra mostra a lei dedicata è attualmente in corso a Taiwan, per spostarsi poi a New Delhi, dimostrando ulteriormente quanto la sua figura abbia un ruolo fondamentale nella pop art come nell’avanguardia mondiale.
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 Artisti uomini
Che ad aggiudicarsi il primato sia una donna è ancora più degno di nota, considerando che un altro sondaggio ha rivelato che il 73 per cento delle personali nelle gallerie americane degli ultimi 6 anni hanno avuto per protagonisti artisti uomini. Il successo di Kusama sembra invece dimostrare che il pubblico non tende affatto a preferire l’arte maschile, al contrario.
Del resto la seconda mostra personale più di successo, considerando sempre l’ultimo sessennio, è stata quella di Marina Abramovic al MoMA di New York, che ha attirato più di 7mila visitatori al giorno.
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Al primo posto troviamo lo scultore Richard Serra che nel 2007 attirò ogni giorno al MoMA circa 8mila e cinquecento persone, ma la quarta posizione va di nuovo a una donna, la svizzera Pipilotti Rist con la sua installazione al MoMA (il museo ha ospitato 17 delle 20 esposizioni di maggiore successo), che ha attirato più di 6mila spettatori al giorno. Il pubblico insomma premia le donne, ma gallerie e musei continuano a prediligere gli artisti uomini. Non sarà arrivato il momento di invertire la tendenza?”
 Lo sguardo critico

Sicuramente  il comportamento delle istituzioni d’arte cambierà e sarà il pubblico chi parlerà più alto. Tante gallerie come i musei seguiranno i passi dettati dal web che già domina il mercato dell’arte. Nessuna istituzione d’arte formale – saloni, gallerie, musei, centri culturali – indicherà la direzione per gli artisti. Le gallerie e musei, tra l’altro, sono già adeguando alle tendenze fissati dall’universo online.

I tesi www.parana.e-mail.art.br mostra la velocità vorace con la quale i cambiamenti hanno successo negli ultimi nove anni. Nel 2006, la maggioranza degli artisti in Parana non utilizzavano la tecnologia dell’ Internet e quasi la totalità hanno ignorato i cambiamenti, al massimo, pochi visionari  hanno utilizzato la  e-mail private  a  iniziare interagire con il pubblico. Il cambiamento con il social network è stato il punto più alto per l’artista conquistare la sua libertà senza essere schiavo dei dettami stabiliti dalle gallerie e i musei. Però la trasformazione è appena nell’inizio.

Pubblicazione originale in Exibart –

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